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Con la testa tra i fiori, un viaggio alla scoperta del mondo delle erbe selvatiche


Articolo scritto il 31 Maggio 2024

Le passeggiate in montagna ci regalano paesaggi mozzafiato, splendide fioriture e se siamo fortunati riusciamo anche ad avvistare animali selvatici nel loro habitat naturale. In natura, il nostro sguardo è catturato da maestosi larici, abeti, faggi e da coloratissimi fiori a cui fanno visita gli insetti impollinatori. Esiste, però, una parte di paesaggio che viene spesso trascurata, ciò che oggi noi chiamiamo “erbacce”. 

Le erbe selvatiche passano inosservate se non sono accompagnate da fioriture appariscenti. Quanti di noi si accorgono che in una piccola porzione di sentiero convivono tantissime foglie di forma diversa? Quando camminiamo in montagna siamo immersi nel verde, ci prendiamo del tempo per noi stessi e per riavvicinarci a un mondo a cui ci sembra di non appartenere più. Eppure, pochi di noi si concedono il tempo per studiare le forme della natura.

Un tempo, i nostri nonni sapevano dare un nome a tutti i fili d’erba che incontravano lungo il cammino e ne conoscevano proprietà ed usi. Anche un’anonima erbaccia poteva essere un bene prezioso, fonte di cibo o di cura ad esempio. Le erbe selvatiche erano così importanti, che erano state dedicate specifiche giornate dell’anno alla loro raccolta. 

Sembra banale scriverlo, ma le piante hanno permesso la vita sulla Terra e sono i mattoncini che compongono gli ecosistemi del nostro pianeta. La loro potenza è così grande, che sono riuscite a trasformare radicalmente l’atmosfera terrestre e renderla ospitale alla vita; le loro innumerevoli forme donano a moltissime specie riparo, nutrimento; la maggior parte dei medicinali che oggi usiamo per curarci deriva da principi attivi prodotti dal mondo vegetale; senza i fiori non avremmo gli insetti impollinatori e nemmeno il miele da aggiungere alle tisane o da gustare insieme ai formaggi d’alpeggio, il cui sapore è dato proprio dalle erbe di cui si nutrono gli animali al pascolo. 

Perché è importante dare un nome alle erbe oggi?

Riconoscere le erbe selvatiche, dare un nome alle forme che ci circondano è per me un gesto rivoluzionario. Come possiamo contrastare il cambiamento climatico, avere cura del nostro territorio e proteggere il nostro patrimonio naturale se non lo conosciamo? 

Dedicare del tempo per conoscere l’ambiente naturale che ci circonda ci aiuterà sicuramente a sviluppare maggiore sensibilità verso un mondo che stiamo radicalmente trasformando. Il riconoscimento delle erbe spontanee può aiutare a preservare la biodiversità locale, promuovere la sostenibilità alimentare e contribuire alla conservazione degli ecosistemi. 

Avvicinarsi al mondo delle erbe selvatiche può anche aiutare ad allenare la nostra manualità e a non perdere secoli di tradizioni. Tantissimi sono i prodotti che possiamo ricavare dalla trasformazione delle piante: piatti deliziosi, tisane e infusi, oleoliti, acetoliti, melliti, prodotti per la cura del corpo e della casa, tinture naturali. 

Le passeggiate botaniche 

Potrai scoprire il territorio valsesiano da un nuovo punto di vista, quello delle erbe selvatiche. Le passeggiate botaniche hanno come scopo il riconoscimento della flora valsesiana e la scoperta di curiosità, storie, tradizioni e proprietà legate ad esse. 

Laboratori di autoproduzione

Partecipare ai laboratori di autoproduzione significa conoscere ancora più a fondo le erbe che ci circondano. Imparare ad autoprodurre è anche un atto di consapevolezza: che cosa sto mangiando? Che cosa sto mettendo sul mio corpo? È anche un modo di riappropriarci del tempo che la vita frenetica dei nostri giorni ci sta togliendo. 

Chi ti accompagnerà in questo viaggio botanico?

Io sono Rebecca e mi piace definirmi “selvaiga”, un’appassionata di natura, piccole forme vegetali e di antiche tradizioni. Sono laureata in biologia con specializzazione in ecologia della flora alpina. Sono inoltre guida escursionistica ambientale e insegnante, perché sono convinta che i saperi vadano condivisi. 

Gli appuntamenti all’alpe campo

13 luglio: trasformazione delle erbe officinali. Impareremo a trasformare essenze selvatiche dalle proprietà officinali per ottenere cosmetici naturali, come oleoliti, unguenti e creme.

16 giugno: tingere con le erbe selvatiche. Giornata dedicata al riconoscimento delle erbe selvatiche e all’uso delle erbe tintorie.

10 agosto: cuciniamo con le erbe selvatiche! Mattinata dedicata al riconoscimento delle erbe selvatiche con Rebecca e pomeriggio di cooking class con Alice.